Voglio solo lasciare una traccia.
Briciole di pane per una nuova strada nel bosco...

lunedì 27 febbraio 2012

Cosa fare questo week end?

Chi fosse alla ricerca di forti emozioni prenda subito un treno, una macchina o raggiunga a piedi Bologna entro il 1 marzo!
Fino al 4 marzo si festeggiano i 10 anni di  LED il collettivo - emanazione del club Link! 


Musica, musica e musica

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servizio di navetta gratuito da P.zza VIII Agosto – Link e ritorno
dalle ore 23.00
corse ogni 45 min. circa

giovedì 23 febbraio 2012

Il rabarbaro e l'intestino

L'intestino e il popolo femminile non vanno sempre d'accordo.
Avere un intestino lento può portare numerosi fastidi e problemi, da impurità della pelle fino alle fastidiose coliche!


Il Rheum palmatum L., Rabarbaro cinese vanta numeroso proprietà, tra cui quelle lassative.
Di questa pianta si utilizza la radice, che se assunta sotto forma di tisana prima dei pasti può portare anche benefici alla digestione e al fegato.


Se invece volete sbizzarrirvi in cucina  i piccioli delle grandi foglie (ATTENZIONE:quest'ultime sono invece tossiche!) del Rabarbaro cinese vengono utilizzate per marmellate e crostate.
Nel campo dei liquori, invece, viene utilizzato per insaporire amari e digestivi.
Gli abitanti dell'europa del nord ne sono ghiotti e hanno addirittura creato un sito ufficiale http://www.rhubarbinfo.com/

CURIOSITA'
Il nome comune di questa pianta deriva dalla contrazione di 'Radice dei barbari' in quanto, fino ai primi del 1900 nessun europeo aveva mai visto la pianta fresca di Rabarbaro cinese. 
I mercanti cinesi vendevano le radici a caro prezzo e ben si guardavano dal divulgare i loro segreti di produzione. Le montagne tibetane nascondevano il segreto di una radice che veniva considerata una vera panacea!

mercoledì 23 giugno 2010

TOFU

Sono in periodo di grandi fermenti!! Una volta che scopri che le cose che compri (spesso a caro prezzo) puoi farle in casa, beh diventa fantasticamente accattivante!
Oggi è stata la giornata del tofu.

Il tofu (lett. "carne senza ossa") è un alimento a base di soia che contiene molte proteine, nutrienti e isoflavoni e, al contrario dei derivati del latte, povero di colesterolo e grassi. Si presta a numerosissime ricette.
Essendo fatto di soia fornisce tutti gli amminoacidi essenziali, quindi rimpiazza al 100% le proteine della carne, del latte e delle uova.

Ecco come si produce:

Mettere a bagno 500 grammi di soia gialla bio (costo 1,99) con un pezzo di alga Kombu per 12-48 ore cambiando spesso l'acqua. Questo perchè come tutti i legumi contiene delle tossine che vengono rimosse dall'acqua il cui ricambio è fondamentale.

Scolare e aggiungere circa 3 L d'acqua in un'ampia pentola.Frullare il tutto con un frullatore ad immersione ottenendo una specie di crema.
Portare ad ebollizione e cuocere per 20 minuti mescolando frequentemente.
Scolare in una ciotola utilizzando un colino a maglie sottili (o uno strofinaccio adagiato su uno scolapaste).
Quello che ci interessa è il liquido = latte di soia, quello che resta si chiama okara (in internet si trovano ricette su come riutilizzarla in cucina).

Rimettere sul fuoco il latte e farlo bollire 5 minuti.Aggiungere il succo di un limone (poichè avevo letto di molte persone che non riuscivano a far cagliare con il limone mi sono agitata e per sicurezza ho fatto un mix di acidi aggiungendo un cucchiaio di aceto bianco al succo di limone!!)
Il liquido caglierà (ha cagliato veramente!) producendo dei grumi che si separano dal liquido trasparente. Attendere circa un quarto d'ora che il processo finisca.
Ho poi rovesciato il tutto in uno scolapasta foderato con uno strofinaccio. Ho creato un fagottino e l'ho strizzato per bene (con i guanti perchè scotta!).
Ho poi messo il tutto in una pseudo-pressa casalinga fatta con materiale di riciclo: una vaschetta del gelato forata sul fondo, il cui coperchio è stato ritagliato in modo che vi entri e possa fungere da pressa.
Ho lasciato tutto con un peso a scolare per un oretta.
Tagliato e coperto d'acqua ora il mio tofu mi aspetta nel frigo per le prossime cene!
PIÙ FACILE DEL PREVISTO E CHE BUONO!

sabato 19 giugno 2010

Aggiornamento orto sinergico

Complici le nostre abbondanti e frequenti annaffiature, ed anche le recenti piogge, l'orto cresce bene. Un piccolo ed indipendente mondo di verdure, fiori, erbe aromatiche, erbetta e piccoli insetti si fanno compagnia. A noi non resta che guardarli cresce assieme, mettere qualche bastone per aiutarli a sostenersi e dar loro da bere.

Molto meno impegnativo e molto più naturale di un orto normale, aspettiamo fiduciosi il tempo della raccolta per vedere se la sinergia tra tutti quegli elementi produrrà il risultato atteso.

martedì 15 giugno 2010

Il mio primo Seitan


Dopo mesi di curiosamenti su libri, siti internet e blog mi sono finalmente decisa: il seitan me lo faccio da me!
Ecco la ricetta (ancora da affinare) frutto di un megamix di altre ricette lette qua e là:

  • 500g farina integrale biologica setacciata. La crusca la tengo da parte, serve sempre prima o poi!
  • 500g farina manitoba biologica.
  • acqua

Impastare fino ad ottenere una pasta elastica.
Lasciare riposare circa un oretta.

Immergere la pasta in una ciotola con acqua fredda e lavorarla in immersione, l'acqua diventerà biancastra: è l'amido che se ne va.
Continuare così finchè l'acqua non resta sufficientemente limpida avendo cura di alternare l'immersione in acqua fredda poi in calda etc.
E' in questo modo che l'amido si separa dal glutine, la parte proteica del grano.

Quando vi resterà una pallina di glutine appiccicosa è il momento di aggiungere spezie e sale a piacere (io ho aggiunto peperoncino e gomasio alla spirulina).
Dovrebbe restare circa un panetto da 400 grammi.
Ora io ho adottato la tecnica di Vera e ho legato la palla di glutine con garza elastica e spago da cucina.Il tutto va cotto in acqua, salsa di soia, zenzero, alloro e sale grosso (si possono aggiungere altre spezie a piacere).
Ho usato la pentola pressione per 20 minuti dal fischio ed ecco il risultato...

Il mio maritino ha detto che è il più buono che abbia mai mangiato...

ORA NON RESTA CHE CONTINUARE A SPERIMENTARE!!!

venerdì 4 giugno 2010

Orto Sinergico

Spinti dal vento dell'autoproduzione ecco che io e mio marito comperiamo 2 vassoi di piantine da trapianto (pomodori, peperoni, porro, sedano in abbondanza per poter mantenere i conigli domestici...).
Poi però mi sorge una domanda...orto sì, ma come?
Mi fiondo su internet perchè non volevo che il nostro paradiso vegetale diventasse un pozzo risucchia energie nostre e di Gaia.
Perchè strappare, concimare, disinfestare, impicciarsi in affari che la natura ha sempre gestito con fecondità sbalorditiva?
Ecco allora l'orto sinergico.
Noi abbiamo creato una specie di ibrido perchè abbiamo deciso all'ultimo minuto, ma con gli anni sistemeremo il tutto.
Sono così felice di avere un ecosistema ad ortaggi insediato nell'orto perfetto e tradizionale del suocero!
Si è aperta una strada di campagna...